La settimana scorsa ho indossato le mie scarpe preferite e sono andata a fare una passeggiata nel prato sotto casa. Quando sono rientrata, ho iniziato a saltare sulle pagine di un libro.
Non sono impazzita! Ho semplicemente seguito una delle richieste spericolate contenute in “Distruggi questo diario”.
So che ti starai chiedendo:
“Perché diavolo dovrei distruggere un povero libro?”
Nessuno meglio dell’autrice può spiegarti il motivo di questa apparente crudeltà:
“Distruggi questo diario” è un libro che aiuta a eliminare i paletti che il perfezionismo mette alla creatività: colorare fuori dai contorni, macchiare, strofinare, fare gesti apparentemente senza senso, sono modi per liberare la parte più ribelle e creativa della nostra mente.
La mia copia del libro ormai non esiste quasi più, ma ho documentato passo dopo passo tutti gli esercizi che ho fatto.
E qui te ne acconto alcuni.
“Strofina qui un po’ di terra”
Siamo a fine marzo ed è arrivato il momento di travasare le piante che popoleranno i balconi del nostro appartamento. Per me e Nic è un vero e proprio rito di passaggio: quando piantiamo le violette, l’inverno è finito!
Anche se poi nevica.
Winter is over.
Una volta aggiunti i vasi di fiori, il balcone diventa ogni giorno più parte della nostra vita quotidiana: ad aprile iniziamo a fare merenda fuori la domenica pomeriggio, a maggio ci concediamo all’esterno anche il caffè del mattino e, infine, con il caldo di giugno, si cena tutte le sere con la portafinestra spalancata, avvolti dal venticello che porta con sé i profumi del parco.
Quest’anno, poi, c’è una novità: al rito partecipa anche Mattia! Lui gioca e si rotola nel terriccio, mentre noi ci diamo da fare con palette e guanti da giardiniere.
Nella sua semplicità, è un giorno da ricordare, per questo ho pensato di conservare un po’ di questa atmosfera nel mio nuovo diario: ho preso un pizzico di terriccio dalle manine di Mattia e l’ho strofinato sulle pagine, disegnando dei simil-pois.
Non mai avuto in vita mia un libro con le pagine che profumano di terra bagnata! 🙂
“Versa, Rovescia, fai gocciolare qui il tuo caffè”
É sabato mattina, uno dei miei pochi momenti di tregua: tutti dormono e posso dedicare un po’ di tempo a me stessa.
Oggi dipingerò col caffè!
Per questa mia “opera” ho scelto una superba miscela di robusta e arabica brasiliana. Ho fatto il caffè con la moka, poi ho preso uno stecchino e ho disegnato delle virgole. Successivamente ho fatto gocciolare il caffè qua e là.
Ci credi se ti dico che mi sono rilassata un sacco?
“Regala la tua pagina preferita”
La mia amica Azzurra ha due figlie creative come lei, quindi mi sono detta “Perché non coinvolgerle in uno dei miei esercizi? Si divertiranno!”
Così spedito loro la mia pagina preferita ( che si chiama proprio “Regala la tua pagina preferita”): avrebbero potuto usarla in qualsiasi modo, senza alcun obbligo di condividere con me il risultato.
Quindi non mi aspettavo nessun riscontro.
E invece…dopo qualche giorno mi è arrivata una lettera che conteneva due “bombe creative”: la pagina di partenza era stata ritagliata, sparpagliata, mescolata con glitter, adesivi, cartoncino, forme allegre e effetti a rilievo.
Che differenza rispetto alla pagina minimal che ho spedito!
Guarda anche tu:
Lezione imparata da questo esercizio: la somma di più creatività moltiplica la bellezza del risultato.
“Cuci questa pagina”
Con l’ago e il filo sono un disastro, ma chi ha detto che la creatività implichi la perfetta conoscenza di un’arte o una tecnica?
Non devo certo ricamare il corredo nuziale di una sposa, devo “solo” cucire una pagina! 🙂
Ho pensato di fare qualcosa di misterioso: ho usato ago e filo per comporre un messaggio cifrato in un codice segreto…
In realtà non so neanch’io cosa ci sia scritto, ma poco importa!
“Scrivi parole di 4 lettere”
Ho iniziato con la parola di 4 lettere più facile, il mio gruppo del cuore: i Cure. Poi c’è il sole, un mulo, un pizzico d’amor…guarda un po’ la pagina: tu cosa aggiungeresti?
Chi è Keri Smith?
L’autrice di questo libro mi ha incuriosito tantissimo: chi è Keri Smith?
É una celebre autrice, illustratrice e blogger canadese, che insegna creatività all’università di Vancouver. Il suo lavoro e la sua ricerca si basano sull’idea di “opera aperta” teorizzata da Umberto Eco: l’utente finale non si limita a essere un passivo fruitore di ciò che vede, ma è parte attiva del processo creativo.
Tutti i suoi libri sono un invito all’azione creativa fatta di gesti inusuali e divertenti.
Trovo straordinario che lo stesso libro, affidato a lettori diversi, alla fine diventi un pezzo unico.
Se vuoi approfondire, qui trovi il suo blog.
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