Guardare il cielo estivo, unire con sottili linee le stelle che più mi piacciono e prendere direttamente dal firmamento il mio nuovo bijoux. Ecco cosa immagino quando guardo le creazioni di Lidia Marti.
Lidia nasce a Torino nel 1966 e negli anni studia e si specializza in arte della ceramica a Castellamonte e a Faenza, due tra il poli più prestigiosi della ceramica artistica in Italia. Dopo un periodo di pratica presso artigiani italiani e stranieri, si dedica alle arti lignee e al restauro per poi tornare alla ceramica dal 2002.
Le sue “micro sculture da indossare” hanno qualcosa di alchemico: sottili fili metallici uniscono in modo quasi impalpabile le parti in ceramica, inventando geometrie che ricordano le molecole e le formule chimiche.
Sul suo sito Lidia parla di ceramica, smalti e metalli uniti grazie a temperature altissime, alimentando l’immagine che ho di lei da quando ho visto per la prima volta i suoi gioielli: una versione contemporanea dell’apprendista stregone, che forgia con gioia piccole meraviglie nella sua fucina-laboratorio.
Stelle e molecole, infinitamente grande e infinitamente piccolo, cielo e terra uniti dal fuoco. Non è affascinante?
Tra le tante creazioni ecco le mie preferite:
questi originalissimi orecchini della collezione “Molecole Tridimensionali” con chiusura in argento…
…e la collana double face della collezione Costellazioni: da un lato è arancione e dall’altro (visibile sotto) sovrappone smalti diversi per ottenere una colorazione molto particolare.
Tra i complementi d’arredo non posso dimenticare una vera “chicca”: queste lampade sono realizzate con ceramica smaltata e vetro recuperato da lampadario anni ’50.
Il laboratorio di Lidia Marti è in Piemonte:
frazione Bottonasco,53 Valgrana 12020 Cuneo.
Ma è possibile contattarla anche attraverso il suo bel sito.
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